al ricordo, e intanto lui, nel buio del giorno, orchestra una danza che non conoscerò mai.
Di sera la luce si insinua e presagisce il corteo notturno.
Assaggio allora le profezie di un’assenza, che sfilerà nei sogni a occhi chiusi e che la memoria, ignara al sopruso, continuerà a intessere tra intuizioni.
Di giorno il tuo volto. di sera tu, leone e unicorno, la notte…
Inafferrabile acqua scolpita, carpisco pietre tra i mari del Sud.
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