Come scegliere un titolo avvincente?

E siamo giunti a una questione spinosa, ma anche molto stimolante… Avete appena terminato il vostro romanzo, non resta che “battezzarlo” con un nome d’effetto, sempre che la casa editrice si occupi anche dell’immagine di copertina, perché se lascia a voi la libertà di scelta, le questioni “spinose-stimolanti” diventano due.

Immaginate, comunque, di entrare in una libreria con il desiderio di acquistare uno o due libri che vi facciano compagnia, che vi emozionino, che vi inducano in un percorso, o anche semplicemente con la voglia di fare un regalo a qualcuno (un libro “azzeccato” è sempre un ottimo dono). Se già conoscete l’autore, amate le sue opere e ambite ad acquistare la sua ultima uscita, o se dovete regalare il libro, l’avete già letto e lo considerate un capolavoro, il problema non si pone; si va a colpo sicuro. Ma se il libro fosse di uno scrittore che non conoscete? Potreste chiedere informazioni ai commessi, ma sicuramente avranno avuto il tempo di leggere meno di un decimo dei volumi esposti. Potreste anche cercare su internet, che forse è la cosa più saggia, però, attenzione: si vedono in rete recensioni di libri, film, o dischi negative, quando invece si tratta di opere che hanno avuto un successo esorbitante. Pensateci bene, cosa vi attrae in un libro di cui non sapete nulla, e del quale non conoscete l’autore? La copertina e il titolo.

Non importa quale filone letterario amiate; il fantasy, l’horror, il romanzo erotico, quello drammatico. Copertina e titolo saranno le cose che cattureranno in primis la vostra attenzione. Vi abbiamo illustrato l’importanza assoluta della copertina del vostro manoscritto, ritorniamo però alla domanda iniziale: come scegliere un titolo? Non esiste una formula esatta, ma ci sono più strade percorribili … Ricordatevi che è tuttavia un passo essenziale! Vi immaginate lo scempio di dare un titolo “brutto”, “stonato” a un’opera che invece è veramente di qualità?

Quando scegliamo un titolo, possiamo semplicemente chiudere gli occhi e fare scorrere la trama nella nostra mente come una sorta di film, proiettandola in modo molto veloce e lì, solitamente, il primo titolo che ci passa per la testa potrà ben essere quello definitivo. Altre volte si trova il titolo di un libro prima ancora di scriverlo! Sembra impossibile, ma è un fenomeno tutt’altro che raro. Se proprio non vi viene in mente nulla così, di getto, allora sarà il caso di fare un’operazione un po’ detestabile ma, a mali estremi, estremi rimedi. Sedetevi e pensate, concedetevi tutto il tempo necessario, e scegliete qualcosa che non sia banale o esplicito, ma che sia in grado di stimolare la fantasia del lettore.

Facciamo un esempio concreto: se avete scritto un romanzo erotico che parla delle vicissitudini di una giovane cameriera che si chiama Claudia, non dategli un titolo come “Le calde notti di Claudia”, scontato, banale, e che ricorda molto le commedie italiane degli anni Settanta. Piuttosto, potreste scegliere qualcosa del tipo “I segreti dell’angelo” o “La fame che non si spegne”. Come vedete, sono titoli che, seppur forse forvianti, susciteranno la curiosità del lettore, lo porteranno di sicuro a leggere la trama, l’incipit e magari ad acquistarlo. Non esagerate però con le ruminazioni, perché a forza di pensarci e ripensarci, potreste incappare nel pericolo di partorire qualcosa di ridondante e poco rappresentativo.